Per molti interventi clinici la turbina odontoiatrica è uno strumento imprescindibile. Considerata l’ampia scelta di modelli con prestazioni anche simili, cerchiamo di fare chiarezza sulle caratteristiche più importanti utili a scegliere questo dispositivo.
Quando si usa la turbina e come funziona?
La turbina è uno strumento rotante che funziona grazie all’aria compressa e può girare ad altissime velocità, nell’ordine dei 400.000 giri/min. Queste caratteristiche rendono la turbina ideale per abradere o tagliare lo smalto e i materiali utilizzati nelle protesi fisse.
Una velocità elevata causa un calore elevato e ciò rende necessaria una forma di raffreddamento dell’area dell’intervento. L’irrigazione con aria e acqua è quindi fondamentale per evitare di danneggiare la polpa del dente, mantenendo il più basso possibile il calore generato dall’attrito.
Generalmente è meglio disporre di tre o quattro punti di irrigazione. Questi permettono di ottenere:
- una nebulizzazione dello spray stabile
- un buon raffreddamento
- una buona visibilità del campo operatorio in ogni condizione operativa.
Inoltre, lo spray sgombra il campo di lavoro dai residui prodotti dall’uso della turbina.
All’interno della turbina si trova un rotore con delle pale che, colpite dall’aria compressa, ruotano.
Mentre usa la turbina, il dentista agisce sul comando a piede per regolare la pressione d’esercizio in maniera graduale e progressiva. Queste regolazioni pilotano la velocità fino alla massima raggiungibile.
Oltre al rotore, i componenti importanti della turbina odontoiatrica sono i cuscinetti che devono resistere all’attrito per tutta la vita dello strumento. Assieme a una lubrificazione corretta del manipolo, la qualità dei cuscinetti contribuisce alla longevità e garantisce prestazioni ottimali.
Come mantenere e ottimizzare le prestazioni della turbina odontoiatrica?
La lubrificazione regolare e una regolare manutenzione garantiscono una durata maggiore e prestazioni costanti. Suggeriamo per qualsiasi strumento dinamico di seguire le indicazioni dell’azienda produttrice.
Oggi sono disponibili in commercio apparecchi che compiono cicli automatici di lubrificazione e spurgo della turbina e degli altri strumenti rotanti. Dispositivi come Thalya gestiscono in modo semplice la procedura. Con Thalya Plus sono disponibili anche le fasi di detersione, disinfezione e asciugatura. Seguendo le raccomandazioni dell’azienda produttrice, la turbina viene sterilizzata in autoclave per completare il ricondizionamento dello strumento.
Turbina odontoiatrica: quali fattori considerare nella scelta?
Sono molteplici gli aspetti che possono guidare alla scelta della turbina. Il costo dovrebbe essere tenuto in considerazione, prestando attenzione tuttavia a definire una qualità al di sotto della quale non andare.
Quali sono le qualità chiave che devono interessarci? Tutto ciò che influisce sull’efficacia e sulla durabilità del manipolo.
- Il materiale
Il primo punto da considerare è il materiale con cui è stato realizzato il corpo della turbina. Questo deve resistere alle notevoli sollecitazioni dinamiche. È consigliabile quindi dare preferenza a materiali che offrano resistenza meccanica e leggerezza. - La forma e la finitura superficiale
Il secondo aspetto da valutare nella scelta della turbina è la forma e la finitura superficiale. L’impugnatura deve essere comoda ed ergonomica. Per favorire il mantenimento delle condizioni igieniche è importante che la superficie sia liscia, facile da detergere e disinfettare. - Le dimensioni della testa delle turbina
Infine, per scegliere uno strumento di qualità, è bene considerare le dimensioni della testa della turbina. Quando la testa è di dimensioni ridotte, il medico fa meno fatica a introdurre lo strumento all’interno del cavo orale del paziente. Inoltre, una testa piccola ostacola meno la visibilità del campo di lavoro. -
Le vibrazioni e la rumorosità
Soffermiamoci sul fastidio che creano il livello acustico e le vibrazioni di una turbina di scarsa qualità. Il rumore di una turbina, se elevato, genera disagio per il paziente, soprattutto se sensibile o se tende a evitare visite odontoiatriche per una specie di stomatofobia. Una soglia accettabile di livello acustico non dovrebbe superare il valore di 60 dbA.
Se la qualità costruttiva della turbina, ottenuta con una meccanica di precisione, è di un certo livello, le vibrazioni saranno minime. Anche la qualità dei cuscinetti aiuta a ridurre vibrazioni e, di conseguenza, anche il rumore.
- L’illuminazione
L’ultimo punto, prima di concludere, riguarda la qualità dell’illuminazione, che deve garantire condizioni di lavoro ottimali. Oggi, le turbine sono fornite generalmente di una sorgente LED che arriva alla testina del manipolo tramite fibre ottiche. Le luci LED durano tantissimo e forniscono una luce bianca che non altera il colore dei denti e dei tessuti.Castellini produce una gamma di turbine caratterizzate da grande potenza e lunga durata. Grazie alle ridotte vibrazioni, alla qualità costruttiva dello strumento, ai materiali impiegati e al design, il livello acustico non supera 57 db.